Il nostro omaggio a Dante celebra indirettamente un cittadino ascolano suo contemporaneo, Francesco Stabili, meglio noto come Cecco d’Ascoli. Sembra che i due poeti si siano conosciuti a Firenze nei primissimi anni del Trecento; il loro rapporto fu caratterizzato da numerose battaglie dottrinali. Una leggenda, che vede Dante e Cecco coinvolti in una disputa sul potere dell’istinto e dell’abitudine, riporta che Dante, avendo ammaestrato un gatto a reggere una candela, sia stato sopraffatto dall’Ascolano quando questi liberò due topi in presenza dell’animale. Il gatto immediatamente lasciò cadere la candela per rincorrere i topi, dimostrando la superiorità delle tesi di Cecco secondo le quali l’istinto è superiore alla consuetudine. L’opera più conosciuta del nostro Autore è l’Acerba, definita dal Contini l’”Anti Commedia”. Il poema rimase incompiuto, perché Cecco fu condannato ad essere bruciato sul rogo nel 1327 a causa delle sue opinioni scientifiche giudicate eretiche.
Un’altra leggenda è legata al nome di Cecco, quella della costruzione di uno dei ponti di Ascoli. Si tratta del cosiddetto Ponte di Cecco, da cui probabilmente la via Salaria usciva dalla città per dirigersi verso il mare; esso sarebbe stato costruito in una sola notte proprio da Cecco con l’aiuto del Diavolo. Il ponte, in opera quadrata in travertino, varca il torrente Castellano con due arcate di cui quella occidentale più ampia. Più volte rimaneggiato, si ritiene verosimilmente databile al I secolo a.C. e ricostruito nella prima età augustea durante i lavori di sistemazione della via Salaria voluti da Augusto. La guardiola al centro del ponte è una costruzione successiva, realizzata per la riscossione dei pedaggi. Quasi del tutto distrutto dai Tedeschi in ritirata nel giugno del 1944, fu ricostruito nel 1960, per quanto possibile nelle forme originarie, secondo il progetto dell’architetto Zander.
Nell’immagine una foto di fine Ottocento che ritrae il Ponte e il #ForteMalatesta (Archivio Storico Iconografico del Comune di Ascoli Piceno - ASICAP)
Informazioni Evento:
Data: 25 marzo 2020
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Ascoli Piceno, Museo archeologico statale di Ascoli Piceno
Indirizzo: piazza Arringo, 28 63100 - Ascoli Piceno (AP)
Orario: 00,00 - 24,00
Telefono: 0736 253562
E-mail: drm-mar@beniculturali.it